Psicoterapia di coppia

L’idea di lavorare con la coppia come unità di trattamento è relativamente nuova. Inizialmente si pensava alla coppia quale somma di due soli individui: i partner venivano visti separatamente e individualmente da due diversi terapeuti. Oggi non avviene più così perché ci si è resi conto che la coppia è composta da tre “parti” cioè da due individui e una relazione: l’IO il TU ed io NOI. Nella psicoterapia di coppia ogni parte viene accolta, supportata ed utilizzata dallo psicoterapeuta dato che ognuna ha un significato nella vita di coppia.

Molte coppie lamentano problemi di comunicazione, i coniugi non sanno più parlarsi, ascoltarsi e regalarsi emozioni positive ed ogni evento o situazione diviene motivo e pretesto per accusarsi, colpevolizzarsi e giudicarsi e litigare.

Nella psicoterapia sistemico-relazionale vengono presi in considerazione i meccanismi che hanno reso il rapporto sempre più limitante e frustrante nella creatività individuale e nel rapporto reciproco corrodendo i partner e la loro relazione. I nodi che si sono creati nel tempo ed i muri che si sono eretti in modo più o meno massiccio o silente possono essere affrontati insieme per restituire la possibilità di trovare nuove e funzionali modalità di ascolto reciproco e di espressione dei bisogni personali per ritrovare così modalità funzionali di soluzione al conflitto.

Obiettivo terapeutico è di permettere alla coppia di utilizzare le risorse che fino a quel momento erano rimaste inespresse, ritrovando nuove modalità di ascolto reciproco ed empatico di espressione dei bisogni personali.

La sfida comune a tutte le coppie è quella di riuscire a fronteggiare i cambiamenti e non sempre ci si riesce in modo "indolore"; le relazioni vanno rimodulate e rinegoziate per tutto l’arco della vita e la terapia può essere un buon allenamento e banco di prova per imparare a lubrificare gli ingranaggi della relazione, che se non oliati rischiano di stridere e corrodersi.

“Di solito è chiamata la sindrome del settimo anno: il momento in cui diventa chiaro a queste due persone che non possono ricostruire l’altro.
Lui si è accorto che lei non sarà mai quella che lui avrebbe voluto far diventare e lei sa che non riuscirà a farlo cambiare nell’uomo che vorrebbe che lui fosse”.

Carl Whitaker
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